La definizione di plafond di una carta di credito ci dice che è il tetto massimo di soldi che si possono avere a disposizione su tale carta.
In questa guida approfondiremo il concetto di plafond e cercheremo di capire se può essere aumentato.
Il plafond di una carta di credito, come ad esempio la catta American Express, indica la somma massima che si può spendere con quella data carta di credito.
Ad esempio, se si ha un plafond di 2.000 euro, significa che si possono spendere al massimo quei soldi in spese di vario genere.
Al raggiungimento del plafond concorrono tutte le spese effettuate sia nei negozi fisici che online, oltre che tutti i prelievi dagli ATM.
Considerando che parliamo di plafond di carta di credito, questa somma è una sorta di “fido” che la banca ci dà, cioè un prestito che possiamo usare anche per le spese di tutti i giorni.
A seconda delle carte di credito che si chiedono, potrebbero esserci due plafond:
La banca che emette la carta di credito ci chiederà di ricaricare il plafond entro alcuni giorni del mese successivo a quella in cui la si è usata.
Per ricaricare il plafond bisogna in sostanza restituire la somma usata, e lo si potrà fare in due modi:
A seconda delle proprie esigenze particolari, può essere possibile fare domanda per aumentare il plafond della carta di credito.
La banca emittente della carta effettuerà una serie di controlli finanziari sul richiedente per valutare se l’aumento del plafond è fattibile o meno.
Secondo le informazioni raccolte tramite il Banco BPM, la banca guarderà:
Se la situazione finanziaria del soggetto è ritenuta solida, allora la banca aumenterà il plafond della carta di credito.
Un concetto diverso è quello di plafond delle carte prepagate.
In questo caso, il plafond rappresenta la somma massima che si può ricaricare su una prepagata.
Se, ad esempio, una carta prepagata ha un plafond di 10.000 euro, significa che il saldo positivo della carta non potrà mai essere maggiore di questa cifra.
Ci sono poi delle carte prepagate come N26 (vedi sito ufficiale) che non prevedono nessun plafond.
Alcune prepagate hanno anche un plafond minimo, di solito calcolato come giacenza media, che è la somma minima che mediamente si deve avere su quella carta prepagata per poterla mantenere attiva.
In conclusione, quando si fa domanda di una carta di credito o di una carta prepagata, tra le varie condizioni, bisogna ricordarsi di dare un occhio anche al plafond, così da avere un’idea degli importi massimi che si possono usare (o ricaricare, nel caso delle prepagate) con quella data carta.